2 novembre 2009

In un giorno di pioggia.

"..E un bicchiere elevato al cielo d'Irlanda e alle nuvole gonfie.
Un brindisi anche agli gnomi e alle fate."

In alto i bicchieri e in basso i pensieri.
Prosit.
Alle giornate di pioggia che bagnano la nostalgia per qualcosa che c'è stato e per quella nostalgia strana e buffa per qualcosa che ancora deve esserci.
Alle giornate in cui sembra tutto difficile da raggiungere.
Alle amicizie che pensavi fossero più di qualche pranzo e un regalo di Natale e invece, sono state come un antipasto fugace che mangi affamato prima di cena: indispensabili al momento ma poi tristemente miseri.
Alle amicizie, di quelle che se ti serve una mano sono già sotto il tuo portone. Di quelle che sono poche, poche come le sigarette alla fine di una giornata nervosa. Ma che fumi fino all'ultima con gusto.
Ai viaggi senza biglietto, a quelli senza bussola, a quelli senza speranza, a quelli senza meta.
Alle lacrime, di quelle che scivolano via e ti batte più forte il cuore, di quelle che bagnano il cuscino, di quelle che vorresti uscire per confonderle con la pioggia. Quelle di gioia, quelle di tristezza. Quelle senza motivo, come un bicchiere colmo d'acqua.
Ai libri, che quelli più belli li hai letti in un giorno in cui non sapevi che fare, magari in una libreria antica con vecchi manoscritti che costavano 200Lire. Ai libri, che i più belli li hai letti al posto del libro di Fisica o quella notte che ti sentivi solo. Ai libri che ti hanno lasciato dentro una frase, o un pensiero che hai condiviso e che magari è anche diventato il mantra della tua semplice esistenza.
Alla luna, come non brindare a lei, che è sempre pronta a riflettersi negli occhi malinconici di un'insonne che non ha voglia di pensare, almeno una volta.
Alle notti, che tutto è più tuo, che tutto urla in un assordante silenzio, che giochi a nascondino con Morfeo e ti diverte nasconderti in quel mantello oscuro dei tuoi mali, delle tue disperazioni, delle tue felicità, dei tuoi sorrisi.
All'amore, di quello che fa male, di quello che ti riempie, che ti scioglie, che ti allontana, che ti unisce, che racconti, che inizia, che resta immobile, che cambia, che ti fa sorridere, che ti devasta, che ti fa impazzire, che aspetti, che superi, che fuggi. Quegli amori lì, magari sbagliati, magari giusti, quelli in cui credi e quelli a cui non fai più caso.
Alla persona a cui vuoi bene, perchè si sa, ognuno ne ha una a cui ne vuole tanto. Una che, non sai perchè, ma sai che è dentro di te. Una sorta di tatuaggio indelebile sulla superficie dell'anima.
Ai momenti in cui oltre un bicchiere di vino rosso e una sigaretta, cercando le stelle nascoste dalle nuvole, forse non vuoi null'altro.
Alla pioggia, e all'inevitabile velo di tristezza che porta un po' con sè.

1 commento:

Febo ha detto...

Che bello leggerti.
G
<3