3 giugno 2010

:)

Sei il pezzo che mancava per finire il mio puzzle. Il pezzo più importante, quello che deve essere perfetto perchè basta che abbia un angolo più spigoloso che non s'incastra.
Il puzzle completo forse è vero che, come dicevi tu, non fa elevare. Ma è vero anche che arrivati fin sopra le stelle, non si può volare più alti. Si rischierebbe di soffocare. Invece, il bello è respirare, con te. Dividere respiri, dividere una fetta di giornata che avrebbe portato solo pioggia non fosse stata per la tua presenza.
A volte, mi fai l'effetto di una lettera. Una lettera è una parentesi su una giornata. Magari c'è una giornata pessima là fuori, una giornata di quelle che sapevi da quando hai aperto gli occhi che sarebbe andata storta, di quelle che ti alzi, è tardi, hai troppo da fare e troppo poco tempo, di quelle che bruci il caffè, che vai a sbattere contro lo spigolo del mobile, che piove e devi andare assolutamente a far la spesa. Una giornata di merda. Poi però magari, dopo che torni fradicio, dopo che ti hanno fermato quelli della firma contro la droga, quelli dei libri, dopo che ti hanno chiamato per un sondaggio, pensi che devi scrivere. Magari a una persona lontana, magari a un parente, magari a nessuno. E nel'esatto istante in cui ti siedi e pensi e prendi la penna e prendi un foglio (oppure apri il word),automaticamente è come se stessi aprendo una parentesi in quella orribile giornata. Un ritaglio. Sì, come quando ritagli una foto da un vecchio giornale. Magari è una vecchia pubblicità, magari è solo uno scarabocchio, ma la ritagli per il semplice motivo che in quel momento ti sembra la cosa migliore della giornata da fare. Ecco, tu sei la mia parentesi. Una parentesi tonda, dentro la quale non c'è tempo. Una parentesi dove all'interno tutte le brutture del mondo e delle giornatacce scompaiono.
Uff, oggi scrivo troppo. E' che vorrei tanto a volte, dirti tutto tutto e scriverti tanto tanto. Però poi ti guardo e mi chiedo quali parole possono controbilanciare tutto ciò che mi dici con gli occhi quando mi guardi. Quegli occhi che quando mi guardano, a volte mi chiedo cosa nascondono. Quegli occhi nei quali ogni volta, è bello perdersi.
Leopardi lo diceva e io te lo riscrivo. Naufragare è dolce nel tuo mare.

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