21 agosto 2010

Semi bilancio di un mese pugliese.

La cosa buona di oggi è che ho comprato un vestitino a fiori. Di quelli da femminuccia proprio, di quelli che sotto non ci vanno le Converse rotte e nemmeno quelle nuove.

La cosa produttiva di oggi è che sto mettendo (ancora troppo pochi) un po' di soldi da parte (sono una bambina morigerata eh. Solo perchè spendo sempre, non vuol dire che non ho il senso del risparmio, io) per i tatuaggi (che aumentano sempre... Ora c'è in mente l'idea di fare anche un tatuaggio sulla coscia) ma visto il posto, forse meglio se con quei soldi compro la Somatoline e/o un abbonamento in palestra, che diciamo si vede che non ho mai fatto sport in vita mia (a parte 2 anni di kick boxe).

La cosa sbagliata di oggi è che già sono al secondo gelato della giornata. E che stasera dovrò proprio cenare tanto, che non si beve mai a stomaco vuoto (io e i miei amici, per salutarci, compriamo il Lambrusco Amabile del Penny Market e andiamo in spiaggia. E dopo il terzo bicchiere nemmeno ti accorgi che hai pagato 1.50 Euro 2 litri, talmente pensi sia buono.)!

La cosa buffa di qualche settimana fa è stato il mio acquisto del secolo: un porta assorbenti! Due, in realtà. Ho scoperto che si chiama "Nuvette". E ne ho comprato uno il cui disegno rappresenta un ritratto che ha vagamente a che fare con me. C'è una certa somiglianza. Forse perchè rappresento l'emblema della sindrome mestruale? Del tipo:"Se anche tu, come lei, mangi patatine e piangi disperatamente se vedi una foglia che per un soffio di vento cade da un salice, se anche tu sei un po' infastidita anche se la commessa ti dice che quei jeans ti stanno bene perchè pensi che vuole solo che li paghi a prezzo intero senza aspettare i saldi, se anche tu ti incazzi proprio tanto se non ci sono i tuoi cereali preferiti alla Coop e ripeti anche agli scaffali che non sei nervosa, hai le mestruazioni. E hai URGENTEMENTE bisogno di un porta assorbenti."

La cosa giusta di questi due giorni è che sono andata al mare. E la fortuna è stata che ero in un punto in cui c'erano solo delle gran cozze (no, non intendo quelle attaccate agli scogli) e, anche se bianchiccia, mi sentivo quasi normale. Addirittura la ricrescita del pelo non mi tangeva troppo.

La cosa ingiusta di questi due giorni è che sono andata al mare. E la sfortuna è stata che una merdusa si è divertita a fare petting sul mio braccio e sul mio ginocchio. Rossore, mia madre che pensava fossi colta da una rara malattia fulminante, io che avverto un fastidio non indifferente. Mi precipito al bar del lido e mi spruzzano ammoniaca mentre io dico quasi in lacrime solo la parola "BRUCIA" con un bagnino che cercava di calmarmi e una BAMBINA che guardandomi cercava di consolarmi, mentre il resto dei bagnanti si chiedeva se sapessi dire altro oltre che "BRUCIA!". Poi ho pensato che potevo pisciarci su e avrei evitato lo show.

La cosa assurda è che mentre scrivo il post c'è una musica araba che aleggia nell'etere fuori dal mio balcone. Araba del tipo che con il caldo, il deserto qui fuori (in senso metaforico!), passerotti che usano le ali per sventolarsi e non per volare visto il sole che toglie il respiro, sembra proprio che non sei in Puglia ma a Istanbul, tipo.

La cosa tragica è che oggi è 21 Agosto. Essere al 21 Agosto vuol dire che non hai più scuse per non studiare, a parte le festicciole per i saluti con gli amici. Essere al 21 Agosto vuol dire che manca sempre meno alle date degli esami. Essere al 21 Agosto vuol dire anche che tra meno di un mese è il mio compleanno (oddio, 23 anni. Sono vecchia) e tra meno di un mese posso vedere sempre più vicina la mia tesi triennale. Essere al 21 Agosto vuol dire che tra 4 giorni ritorno a Firenze e che tra 4 giorni sarà dura sentire e vedere i miei solo via Skype.

La cosa strana è che ho sempre sonno. Se dormo ho sonno. Se non dormo ho sonno. E che è.

La cosa brutta è che ho visto che ci sono persone che non sono affatto indispensabili come credevo. Persone che poi ti fanno volgarmente dire:"Amiche di sto cazzo!" (che detto così sembra più lo slogan di una pubblicità regresso, con due felici amiche con alle spalle un enorme pene di plastica che sorride.) Persone che ti hanno fatto male e nemmeno si accorgevano che dalle tue risposte e dal tuo "Tutto bene" c'era dietro una montagna che si stava disgregando. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, diceva un vecchio adagio.

La cosa schifosa è che le persone che mi salutano su Facebook, per strada a malapena mi fanno un cenno con la mano (quando va bene).

La cosa noiosa è che persone che conosco solo di vista e che dal vivo non mi fermerebbero mai nemmeno per chiedere il mio stato d'animo, tramite Facebook, mi chiedono di prendere un caffè insieme.

Comunque, dopo queste brevi parole, dopo che il mac mi si è piantato (no, mela morsicata. Non posso accettare crash da te. E' vero. Sono solo le delusioni dovute alle nostre aspettative mancate che ci fanno soffrire. E tu, mac, è la seconda volta che mi ferisci. Però penso che è quando parlo troppo con cose inanimate o vegetali che questi pensano di suicidarsi in un qual modo. La gerbera è un valido esempio.) è giunto il momento di mettere un bel punto.
Punto.

1 commento:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

Ahahahah! Sei adorabile <3