2 settembre 2010

"Settembre non ci troverà, coi suoi venti non può, non vincerà."

"Forse sarà
quest'aria di settembre
o solo che
sto diventando grande
ecco cos'è
mi viene da ridere... due lacrime
ma poi perché
di colpo tutto non è facile"
Avanti, chiedetemelo.
Cosa stai facendo in questi giorni? Cosa stai vivendo, pensando, volendo?

Ho avuto momenti di euforia, grosse e grasse risate.
Ho pianto.
Ho dovuto imparare ancora una volta che bisogna sempre far compressi con quell'essere infantile e frignone che si impossessa puntualmente di me. E non ancora imparo a essere meno emotiva, a esser fredda, lucida.
Ho avuto paura.
Ho comprato un bikini nero.
Ho mangiato greco.
Ho fatto un centinaio di foto, in tutto.
Ho pensato che c'è gente che ammiro, davvero tanto. Gente che fa foto così belle che mi sento incapace e ignorante. Per cui ho ripreso tra le mani il libretto d'istruzioni della reflex.
Ho pensato che voglio dipingere.
Ho pensato che devo farlo e che voglio farlo.
Ho in mente qualcosa, qualcosa di strano, di simmetrico, di astratto. Di stupido.
Ho studiato la prima parte di una dispensa. Gli esami sono vicini (e tu sei troppo lontano dalla mia stanza, direbbe Venditti) e l'autunno anche.
Ho pensato che di questi tempi io avrei avuto tra le mani la nuova Smemoranda. Dal terzo liceo in poi ho quasi sempre avuto quella piccola piccola. La portavo ovunque. La sfogliavo sempre. Era bello il giorno che la compravo. Era la fine di Agosto e il suo acquisto segnava l'inizio di una nuova stagione, così come il Festivalbar segnava l'inizio dell'estate. Era bella la sensazione che mi dava. Pagine bianche, candide, vergini, che aspettavano solo di esser sporcate, disegnate, vissute. Ed erano quasi come delle promesse. Era un nuovo libro. Ti lasciavi tutto alle spalle aprendo il nuovo diario. E Settembre a me piace perchè è il vero Capodanno. Si ricomincia sempre a Settembre, non a Gennaio. L'anno nuovo è adesso. Ho un sacco di nuovi e buoni propositi. Non serve una stella per realizzarli. Serve impegno e fiducia. E sudore. Però voglio mettercela tutta, adesso. Ora più che mai.

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