13 agosto 2009

Come quando hai un buco allo stomaco ma nn hai fame.

E' una sensazione strana.
Un'irrequietezza particolare.
Forse solo uno sbalzo ormonale, chi lo sa.

Tanti e troppi volti in questa estate e un pensiero che è sempre altrove. Un pensiero che sempre fugge via.
Un corpo che è qui, una mente che vola. Lontano.
Una voglia che è distante. Ma sempre presente.

Forse è paura. Forse è che qui mi sento più persa in confronto di altri luoghi. Forse è che ci sono percorsi che vorrei seguire ma che non me ne danno il modo. O che semplicemente non voglio trovare.
[...Un angolo piatto che gira,
quest'anima dolce e cattiva che dice:" Guardami"...]
E' una vita che è chiusa in queste quattro mura.
Una vita intera.
Una vita che prende delle pause.
Una vita che forse è sempre nel posto sbagliato.
[..Ti puoi nascondere o giocare con chi vuoi]
Quante parole, Martini e pezzi di pizza. Discorsi sui misteri, discorsi sui mestieri. Un gradino e un giardino.
Un futuro incerto. Un passato con quella porta socchiusa. Con cose che cambieresti e non rifaresti.
[..Respirerò l'odore dei granai.
Pace per chi ci sarà.]
Poi ti siedi. Quando non senti più le voci. Niente più risate. Niente di niente. Il ticchettìo di una sveglia che non viene puntata più da troppo tempo. Il letto diventa un prato e il soffitto un cielo.
Tu con una spiga o un filo d'erba in bocca, che sa unpo' di Battisti, un po' di solitudine.
[...E tu dici La Vita.
...Una bussola, dovevi almeno portarla con te.
Una bussola.
Potevi almeno spiegarmelo come si usa una bussola.]
-Le frasi nelle parentesi quadre sono di De Gregori-

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