1 agosto 2009

"Gli amici sono la famiglia che scegliamo per noi stessi"


La odierei la nostalgia, se non mi desse quell'amara e adorabile sensazione di una stretta al cuore.

Basta una foto. A volte un semplice pensiero. E mi chiedo quale sia il mio posto realmente, nel mondo.



Ho un sapore misto di Martini e sigaretta. Le solite chiacchiere, le solite risate, il solito Martini, la solita oliva, uno dei tanti bar. E poi. Le persone. Le persone che cambiano. Io che non sono mai la stessa. Uguale solo nel ritardo, forse, in tutto. Uguale solo nel fare fotografie. Al mare, agli sguardi, a un sorriso, agli amici, a me. Come una testimonianza di un buffo viaggio. Come un ricordo di qualcosa che non sai se ci sarà ancora. Come una certezza che c'eri, che in quel momento stavi vivendo e anche sorridendo. Come il fermare il tempo, perchè sai che è inesorabilmente frettoloso.


Poi torni a casa. Ascolti una canzone. Metti qualche nuova foto nella cartella "Foto da stampare". Ricordi una giornata e una notte, una persona e poi ancora un'altra, una piazza e una vodka, una cena e una festa, un viaggio e una casa. E ti chiedi dove sei, adesso. Chi sei tra quelle te in foto. Chi vorresti essere. Chi sarai e cosa. E quando. Chi ti accompagnerà negli anni.

Ti chiedi se tutto ciò è solo un passaggio, un curioso autostop. Ti chiedi se tutto ciò ci sarà un giorno, tra anni. Ti chiedi chi sarà ancora al tuo fianco.

Io non lo so.

Ma so che compagni di viaggio migliori non potevo avere.


["Non lo so se la mia vita è felice, ma so che mi piace".

E molto.]



Oggi ho visto troppe fotografie...

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