14 dicembre 2009

Promemoria

C'è quell'ombra, di cosa neanche voglio capirlo, perchè le ombre sono più magiche, sono come le nuvole, tu immagini siano cose e invece ne sono altre ed è stupendo perchè hai ragione e torto nel contempo. Un sacchetto o un sorriso, o un pappagallo o un mostro, che importanza ha. La guardo, quasi rapita. E penso che il mio passatempo preferito era dare nuove forme alle nuvole o inventare storie sulle gocce che scivolano sui vetri, magari di un'auto, magari dell'auto in cui sto viaggiando, dove c'è la goccia che secondo me fa l'amore con l'altra, dove c'è la gocciolina che resta immobile, che non scende -e se scende e tocca la goccia grande, mi succede qualcosa di bello, sennò no-e se resta lì fino a quando non arriviamo a destinazione allora mi accade qualcosa di bello, sennò no-.
In una notte, perchè la notte mi fa stare bene, mi fa sentire unica e gli altri sono tutti fuori dal mio mondo, dalla mia me, sono tutti lontani, anche se sono nella stanza affianco, ci sono ombre su un muro che si colora con i raggi del sole e quelli dei lampioni.

C'è ancora quel rumore, qui dentro. Cose che cambiano e cose che restano uguali. C'è il freddo. E c'è il caldo di questa casa, che io mai ho avuto tanto caldo stando in una casa d'inverno, che mi viene da ridere quando sono in maniche corte e la gente fuori ha il piumino. Una casa, una camera, che è stata un'ennesima finestra sul mondo, dalla quale mi affacciavo, dalla quale diverse volte sono precipitata, la quale spesso è chiusa e a volte spalancata, giusto per far entrare un respiro, il respiro di uno spicchio di cielo, il respiro della voce del vicino di casa, il respiro di una nuova giornata.

Domani voglio svegliarmi. E ricordarmi di essere felice.
Per il caffè. Per l'impazienza. Per quella foto mancata. Per quel ricordo buttato. Per un sorriso in meno. Per la risata in più. Per qualche lacrima. Per un "No!". Per uno scarabocchio. Per un panetto d'argilla. Per un amico. Per una telefonata arrivata proprio quando volevi parlare. Per 30 mt di carta. Per un pranzo. Per una strada buia. Per un paio di stivali che non riuscirai proprio a comprare. Per cucinare. Per la sete di conoscere. Per un biglietto.
Per sognare ancora una volta.
Per tutto.
...Essere felice.

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