11 dicembre 2009

"Senza tetto e pavimento.Con il legno e col cartone.Senza inizio e senza fine. Sul confine."

Cerco casa, ufficialmente. Un posto dove vivere. Una casa che sia mia e che so lo sarà sempre.
Sto pensando seriamente di non avere coinquilini, l'anno prossimo. La cosa grave è che sono convinta di non volerne avere.
Ho questo bisogno da un po' di giorni, ormai. Un po' da sempre a dir il vero, però in questi giorni di più.
Forse è solo che ho voglia di crescere, ed è stata sempre una cosa che mi ha fregato, questa. La bulimia di mangiare i giorni, come se tutto il tempo del mondo fosse troppo poco. Una sorta di inutile fretta.
Quando i miei coetanei avevano la mia stessa età, io avevo sempre qualche anno in più.
Forse per questo che mi stanno spuntando una marea di capelli bianchi. Ogni giorno uno in più. Magari me ne spunta uno ad ogni pensiero "da grande".
Il bello è che non ho neanche paura di vivere in solitudine, anche perchè con me stessa ho il giusto equilibrio, tanto da trovarmi simpatica. Ci sto bene con me. E poi è stato un porto di mare la mia camera, figuriamoci una casa.

Cosa mi sta succedendo?
Non sono entusiasta davanti questo mio curioso bisogno. Stranamente. Ho paura se penso che in realtà è questo che voglio. Tutte le cose nuove, o non nuove ma grandi, che siano sogni, che sia il cambiare città, che sia imparare a cucinare mi hanno messo addosso tanto di quell'entusiasmo e ottimismo che mi sorprendevo io per prima. Questa invece. Come quando sei colpevole, sai di esserlo, ti mostrano l'arma del delitto e sussurri che non sei stato tu. E non riesci a guardare più nessuno negli occhi.
E' curioso perchè è come se ci fosse un orologio. Un orologio a cui non riesco a cambiare le lancette. Un orologio col quale non posso ritardare nè barare. Che sarà, una sveglia mentale? Un cucù che mi sta martellando il cervello?
L'ho sempre tenuta a bada questa voglia di... già, come definirla, indipendenza? Si dice indipendenza quando ti vuoi staccare da qualcosa? Che quel qualcosa poi, magari neanche c'è. O magari quel qualcosa rappresenta la tua famiglia. O magari semplicemente non sai.

Secondo me, tutti prima o poi devono volenti o nolenti avere il coraggio di volare. Tutti arriviamo in un punto in cui siamo su un cornicione. C'è chi ha da solo la forza, chi ha bisogno di qualcuno che lo segua, chi di qualcuno da seguire, chi proprio non ce la fa.

Ho bisogno di salire un altro gradino di questa scalinata
Ho fatto un salto imponendo la mia scelta universitaria, un altro andando lontano da casa, un altro avendo una nuova casa.
E ho paura che mi sto convincendo anche di vivere da sola.


Sento un gran rumore dentro me, un grande brusìo.

Nessun commento: